La prima edizione del plogging più lungo del mondo
Nel 2015 l’evento centrale Let’s Clean Up Europe in Italia è stato Keep Clean and Run, un evento sportivo-ambientale di sensibilizzazione, in particolare, sul marine litter: Un eco-trail da Aosta a Ventimiglia, percorrendo a piedi strade e sentieri e rimuovendo i rifiuti abbandonati lungo il percorso.
- 3 Regioni coinvolte: Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria
- 8 tappe
- 400 chilometri percorsi
- Oltre 20.000 metri di dislivello complessivi
Il “Keep Clean and Run #pulisciecorri”, ha visto la partecipazione di due atleti-testimonial ambientali (Oliviero Alotto e Roberto Cavallo) che sono stati affiancati da altri partecipanti e supportati da svariati volti noti del mondo del Cinema, dello Sport, della Televisione, della Musica, della Radio e della Politica.
“Keep Clean and Run” ha avuto una grande visibilità mediatica, anche internazionale, e un ottimo riscontro sui social network, nonché su radio, tv e testate nazionali. E’ anche diventato un libro, edito da Fusta Editore e distribuito in tutta Italia.
Il libro: Keep Clean and Run – Aosta | Ventimiglia in 8 tappe
Il libro, con la prefazione della Sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani e l’introduzione di Emanuela Rosio, Direttrice di ERICA e di Envi.info, narra l’esperienza di “Keep Clean and Run” tappa dopo tappa, Regione dopo Regione, dalle montagne al mare, tra aneddoti, eventi con i giovani e incontri di sensibilizzazione con i cittadini, oltre a foto, testimonianze e schede tecniche dedicate ai vari aspetti legati alla corsa (preparazione atletica, alimentazione, attrezzature, ecc.).
Ecco Pont-Saint-Martin, Alpette, Avigliana, Torre Pellice, Sampeyre, Borgo San Dalmazzo e Pigna, fino al mare, fino alla spiaggia di Ventimiglia e a quel tuffo liberatorio dopo 400 chilometri di corsa vissuti intensamente. Chi leggerà il libro potrà rivivere queste emozioni e vedere da vicino il problema dell’abbandono dei rifiuti e il fenomeno del littering, una piaga che deturpa le nostre spiagge, ma anche i nostri boschi e le nostre montagne, dal momento che oltre il 70% dei rifiuti che ritroviamo in mare arriva dall’entroterra.
